arriva così all’improvviso. la voglia d’estate.
non l’estate stessa. ma più che altro è un’immagine che mi gira in testa da qualche settimana.
ci sono io in riva al mare, posso sentire il salmastro sulle labbra, c’è un vento caldo che soffia dall’orizzonte.
il sudore cola lungo la schiena, la maglietta si appiccica alla pelle calda e abbronzata. i piedi sono bagnati dall’acqua tiepida.
riesco a sentire ogni singola goccia che parte dalla base del collo e poi scende piano verso il basso, si infila sotto la maglietta e continua a scendere zigzagando tra le cicatrici; una a una le sento scendere.
è piacevole, il sudore, il vento caldo sul viso e l’acqua e la sabbia che si infila tra le dita dei piedi. poi il vento cambia e la maglietta aderisce alla perfezione alla schiena mentre una spinta mi porta verso il mare.
mi spoglio e mi tuffo. nuoto a lungo in apnea e quando risalgo mi sento vivo, rilassato e senza problemi.
guardo verso riva e mi vedo ancora in piedi a godermi il sole che tramonta mentre sento colare lungo la schiena le piccole gocce di sudore.
una a una scendono.